Corso di Pittura

I bambini piccoli si esprimono liberamente, disegnando ciascuno a suo modo, la propria immagine del mondo. Quando crescono però il loro modo di rappresentare le case, il sole, il cielo, gli alberi, le montagne diventa simile a quello di molti altri coetanei. La casa assume la forma di un quadrato su cui poggia un triangolo (il tetto), mentre semplici rettangoli costituiscono porte e finestre; un cerchio giallo con i raggi è il sole; forme bianche ondulate sono le nuvole; un rettangolo per il tronco degli alberi e un cerchio per le chiome…
Questi disegni, facilmente comprensibili a tutti, sono costruiti con pochi tratti, quasi sempre gli stessi, e non richiedono di solito altro sforzo mentale che quello di collocare ogni cosa al suo posto. Sono chiamati stereotipi e si riscontrano nell’età della scuola primaria.
Il rischio che si corre è che nella mente del bambino si fissi questo modello da cui poi risulta difficile staccarsi.
È necessario a tal proposito educare il bambino all’osservazione per cogliere più dettagli possibili e superare questo modello di rappresentazione stereotipata. Il programma del corso di pittura prevede cosi una fase iniziale dedicata al superamento dello stereotipo: essa si prefigge come principale obiettivo quello di fornire al bambino la possibilità di disegnare solo dopo un’attenta osservazione della realtà che avverrà attraverso la visione di immagini fotografiche degli elementi paesaggistici sopra citati. Queste saranno successivamente tradotte graficamente e pittoricamente ma soprattutto interpretate dalla sensibilità e personalità di ciascun allievo. I bambini, passo dopo passo, saranno guidati dall’insegnante in esercitazioni atte a migliorare il gesto grafico, che spesso viene appreso spontaneamente in tempi molto precoci e in modo errato, e a consentire l’automatizzazione dei prerequisiti motori specifici (coordinazione dinamica dell’arto superiore, motricità fine della mano, coordinazione oculo-manuale).
Successivamente giungono a conoscenza del disegno dal vero della natura morta, acquisendo nozioni relative allo spazio compositivo, ai piani di profondità, alle proporzioni e alle distanze che intercorrono tra gli oggetti, alla resa della tridimensionalità con il gioco di luci e ombre, attraverso il quale i bambini acquisiranno una maggior attenzione nella raccolta delle informazioni visive. Imparano così ad utilizzare tutta la superficie del foglio superando la paura dello “spazio bianco” che spesso intimidisce il bambino nel primo approccio al disegno.
Grande spazio alla sperimentazione di tecniche artistiche sicuramente nuove ed entusiasmanti (matita, pastello acquerellabile, tempera, acrilico, acquerello, collage…) con un accenno particolare al colore e alla sua straordinaria potenza espressiva e comunicativa.

LIBRO D’ARTISTA – PROGETTO DIDATTICO
Il progetto “Libro d’artista” propone una vera e propria “fabbrica della creatività” in cui i discenti saranno invitati a realizzare un elaborato artistico che va sotto il nome di libro d’artista: un’espressione artistica che negli ultimi decenni ha acquisito un preciso statuto formale autonomo. La storia del libro d’artista affonda le sue radici nel ‘900 con le Avanguardie storiche e in particolare col Futurismo.
Ma cos’è un libro d’artista?
Il libro d’artista va inteso come “oggetto” e insieme “luogo di cultura”, “un pezzo unico” realizzato dall’artista con le tecniche più disparate. È il racconto visivo della sua interiorità, delle sue emozioni, del suo vissuto. È una trasformazione sperimentale della tradizionale struttura del libro.
La forma esteriore del libro d’artista dificilmente si discosta da quella tradizionale, mentre variano i sistemi di assemblaggio e di rilegatura ed i materiali usati, che possono essere, oltre che gli usuali carte, cartoncino e cartone, legno, vetro, metallo, plastica…
E varie sono le dimensioni, a partire da minuscoli libretti di cm 10×10 sino ad arrivare a grandi dimensioni.
Libri non più unicamente territorio della cultura letteraria, ma sede di “scrittura” scaturita dalla loro impronta fisica, che stimola il fruitore a guardarli e a leggerli con la grammatica del visivo…libri dove le parole cedono lo spazio ai segni, alle tracce e alla materia, costruendo il pensiero in pagine “scritte e scolpite” dall’esperienza della vita…libri in cui sperimentazione, forma e forza espressiva risultino i principali ingredienti per una profonda lettura dell’anima… libri che possono essere strutture, installazioni, video, sculture, oggetti.
Per dirla in breve…vera poesia visiva.
I fruitori del presente progetto, da piccoli artisti, si cimenteranno così nella realizzazione di un’opera d’arte a tutti gli effetti, sperimentando tecniche e linguaggi espressivi diversi, modalità di assemblaggi e allestimenti nuovi e alternativi, progettando da subito con l’insegnante il lavoro da svolgersi. Il tutto dopo aver illustrato ai bambini il senso del loro operato, sia introspettivo che manuale; si cercherà così di introdurre il concetto di opera d’arte, e quindi di mostra. A chiusura dell’anno scolastico si prevede una vetrina
espositiva finale degli elaborati e l’eventuale partecipazione a concordi banditi nel territorio regionale e nazionale.